Nuova Riveduta:

Giobbe 15:15

Ecco, Dio non si fida nemmeno dei suoi santi,
i cieli non sono puri ai suoi occhi;

C.E.I.:

Giobbe 15:15

Ecco, neppure dei suoi santi egli ha fiducia
e i cieli non sono puri ai suoi occhi;

Nuova Diodati:

Giobbe 15:15

Ecco, Dio non si fida neppure dei suoi santi e i cieli non sono puri ai suoi occhi;

Riveduta 2020:

Giobbe 15:15

Ecco, Iddio non si fida nemmeno dei suoi santi, i cieli non sono puri ai suoi occhi;

La Parola è Vita:

Giobbe 15:15

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giobbe 15:15

Ecco, Iddio non si fida nemmeno de' suoi santi, i cieli non son puri agli occhi suoi;

Ricciotti:

Giobbe 15:15

Ecco, fra i santi di Lui nessuno è immutabile, e i cieli non sono puri agli occhi suoi:

Tintori:

Giobbe 15:15

Ecco, tra i suoi santi nessuno è immutabile, e i cieli non son puri al suo cospetto.

Martini:

Giobbe 15:15

Mira come tra' santi di lui nissuno è immutabile, e i cieli negli occhi di lui non son puri.

Diodati:

Giobbe 15:15

Ecco, egli non si fida ne' suoi santi, Ed i cieli non son puri nel suo cospetto;

Commentario abbreviato:

Giobbe 15:15

Capitolo 15

Elifaz rimprovera Giobbe Giob 15:1-16

L'inquietudine degli uomini malvagi Giob 15:17-35

Versetti 1-16

Elifaz inizia un secondo attacco contro Giobbe, invece di essere ammorbidito dalle sue lamentele. Ingiustamente accusa Giobbe di aver abbandonato il timore di Dio e ogni riguardo nei suoi confronti, e di aver rinunciato alla preghiera. Si veda in cosa si riassume la religione: temere Dio e pregarlo; il primo è il principio più necessario, il secondo è la pratica più necessaria. Elifaz accusa Giobbe di presunzione. Lo accusa di disprezzare i consigli e i conforti che gli vengono dati dai suoi amici. Siamo portati a pensare che ciò che noi stessi diciamo sia importante, quando gli altri, a ragione, ne pensano poco. Lo accusa di opposizione a Dio. Elifaz non avrebbe dovuto dare un'accezione severa alle parole di un uomo noto per la sua pietà e ora in tentazione. È evidente che questi disputanti erano profondamente convinti della dottrina del peccato originale e della totale depravazione della natura umana. Non ammiriamo forse la pazienza di Dio nel sopportarci e ancor più il suo amore per noi nella redenzione di Cristo Gesù, il suo amato Figlio?

Riferimenti incrociati:

Giobbe 15:15

Giob 4:18; 25:5; Is 6:2-5

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